Linguaggi: la restituzione del LED ’23/’24 all’Istituto Drusin

Settimane di lavoro concentrate in due giornate, anzi, in progetti concreto per presentare ai compagni i ragionamenti fatti, le emozioni vissute, i temi emersi nel corso del Laboratorio Educativo LED. 

Il momento della restituzione rappresenta sempre un’occasione importantissima per studenti e studentesse che hanno partecipato al laboratorio: permette di fare sintesi, di condividere, di rivivere tutto quello che è stato fatto fino a quel momento. 

La restituzione 

Un libro pop-up, video, modellini, maschere, la Divina Commedia reinterpretata tramite le emoji sono stati gli strumenti che ragazze e ragazzi del LED hanno utilizzato per presentare i propri percorsi sul tema dei Linguaggi: siano essi scritti, orali, disegnati.  

È stato questo, infatti, il tema che ha impegnato i 38 partecipanti delle classi seconde e terze dell’Istituto Drusin che hanno manifestato la volontà di partecipare al LED tramite un’autocandidatura consapevole. 

Attraverso giochi e attività studenti e studentesse si sono confrontati con le parole, i loro significati e le molteplici interpretazioni. Ma anche con il linguaggio non verbale o simbolico: dalla rappresentazione delle emozioni al linguaggio per immagini, dal significato delle emoji e dei meme alla scrittura più “tradizionale”. 
Una varietà di linguaggi sconfinata, ma evidentemente che non abbatte la barriera delle incomprensioni.  
E su questo hanno basato i loro progetti. 

I progetti 

GRUPPO A
Un gruppo ha deciso di concentrarsi su due lavori ben distinti. Il primo riguardava il linguaggio e la sua evoluzione rappresentati attraverso il confronto di un verso della Divina Commedia: lo stesso verso è stato riportato in originale e “trasformato” con le emoji. 
Il secondo lavoro invece ha avuto come oggetto il linguaggio e le emozioni in ambito scolastico, prestando particolare attenzione a come la stessa emozione possa suscitare sensazioni diverse. 

GRUPPO B 
Anche questo gruppo ha lavorato a due progetti, declinando l’idea di linguaggio in due maniere molto diverse fra loro. Se da una parte si sono soffermati sulla sempre presente difficoltà ad esprimere emozioni “negative” (dettata anche da una società che ci vuole sempre perfetti e felici, dicono i ragazzi), dall’altra si è voluto porre l’accento su come siano cambiati linguaggio e modalità di comportamento nel corso di varie epoche storiche. 

GRUPPO C 
Il gruppo ha scelto fin da subito di lavorare per creare un cortometraggio. L’idea da cui sono partiti è quella che non sempre è facile capirsi, anche abitando lo stesso contesto (in questo caso, la scuola). A volte è necessario sforzarsi per mettersi nei panni dell’altro per capirsi, anche utilizzando un linguaggio diverso dal nostro. 

GRUPPO D  
I due lavori del gruppo sono stati un cortometraggio ed un lavoro più manuale, con maschere e modellini. Realizzando con il das personaggi di un famoso film Disney (Inside Out) ed inventandone uno da zero, ragazzi e ragazze hanno provato ad associare ad essi una maschera rappresentante un’emozione differente. 
Il cortometraggio invece ha avuto come oggetto il linguaggio nelle sue varie interpretazioni, con le sue differenti modalità e potenzialità.

GRUPPO TERZE 
Il gruppo delle terze medie ha ricevuto in eredità tutti i lavori delle seconde, con il compito di approfondirli ulteriormente. Ragazzi e ragazze hanno fatto di più: hanno creato anche loro il proprio cortometraggio, realizzando con l’ausilio di una candela e della sua fiamma gli effetti che le parole possono avere su di noi.
Parole fiore, parole pugno, parole ponte e parole muro: ognuna di queste tipologie crea delle diverse reazioni sia in chi le dice che in chi le riceve. 
In ultimo, mettendo insieme tutti i lavori, ragazzi e ragazze di terza hanno creato un piccolo momento di dibattito per compagni ed insegnanti, sfidandoli ad indovinare la grande tematica che il Led ha abbracciato quest’anno.