Riunito il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) di Pordenone 2024/25

Giovedì 30 gennaio nella Sala Consiliare del Comune si è riunito il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) di Pordenone per la prima seduta plenaria del 2025. 

26 consiglieri eletti nelle classi dalla terza elementare alla prima media in 13 plessi scolastici del Comune si sono riuniti per presentare il proprio punto di vista e le proprie proposte all’amministrazione. 

Dalla scuola alla città

In quest’anno scolastico il percorso laboratoriale che ha coinvolto oltre 350 ragazze e ragazzi si è snodato intorno al tema “Dalla scuola alla città” con 3 laboratori che hanno coinvolto ragazze e ragazzi sulla conoscenza e cura del territorio cittadino, a partire dai quartieri e dagli ambienti extrascolastici che ogni studente vive ogni giorno (luoghi, persone e risorse).

Con l’aiuto degli operatori di RagazzinGioco, i consigliere e consiglieri si sono messi al lavoro, conoscendosi meglio e confrontandosi su idee e proposte emerse in classe durante i laboratori svolti a scuola, condividendo le proprie osservazioni.

Incontro con le istituzioni

Poi hanno incontrato il Segretario comunale Giampietro Cescon, che ha spiegato loro le funzioni di sindaco e Giunta, i servizi pubblici del territorio e le loro caratteristiche principali. 

Inoltre ha risposto alle tante curiosità degli alunni sui compiti che lui stesso svolge, su come si sviluppa il Consiglio comunale e sulla sua durata.

Infine il Segretario ha accompagnato i ragazze e ragazzi nel suo ufficio e in quello del vicesindaco Alberto Parigi per conoscere più da vicino le istituzioni comunali e i loro luoghi di lavoro.

L’esperienza di Pordenone in un documento del Consiglio d’Europa

Proprio il giorno precedente, mercoledì 29 gennaio, il Consiglio d’Europa ha pubblicato il documento “Integrating gender and children’s rights in services for families affected by drug use” dove si fa parla dell’esperienza italiana dei CCR con riferimento all’esperienza del Comune di Pordenone e di RagazzinGioco.

L’importanza di condividere le buone pratiche messe in atto, rimane sempre uno degli obiettivi della Fondazione.