Studenti e studentesse Luiss ospiti di RagazzinGioco per il progetto “Legalità e Merito”

Educare alla cultura delle regole e al senso di appartenenza alla Comunità, alla sostenibilità e alla responsabilità sociale: sono alcuni tra i compiti affidati alle istituzioni scolastiche per agire contro
dispersione scolastica e criminalità giovanile.

A partire da questi valori l’Università Luiss supporta da anni le scuole di ogni ordine e grado nella promozione di iniziative volte a rafforzare negli alunni la consapevolezza di sé e del loro ruolo nella società.

Valori e impegni che fanno parte anche della mission della Fondazione RagazzinGioco, nello svolgere il suo ruolo sociale ed educativo.

“Legalità e Merito”

A legare Luiss e RagazzinGioco è, su questi temi, il progetto “Legalità e Merito”, promosso dall’Università e che si pone l’obiettivo di collaborare con le scuole secondarie di secondo grado, gli Istituti Penali Minorili e gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni per diffondere la cultura della legalità e che, per il secondo anno, abbiamo ospitato negli spazi della Fondazione.

Il programma prevede il coinvolgimento in tutta Italia di circa 140 studenti e studentesse Luiss che, grazie al loro ruolo di “ambasciatori della legalità”, accettano la sfida di confrontarsi con i ragazzi e le ragazze che vivono esperienze di disagio sociale o criminalità per spiegare che il rispetto della legge premia sempre.

Il progetto nel nostro territorio

Il progetto, che concorre ad assegnare due borse di studio, ha portato un gruppo di ragazze e ragazzi a frequentare gli spazi della Fondazione per incontri frontali e la realizzazione delle riprese per un video sul tema della legalità e del merito.

Insieme a loro un gruppo di studenti e studentesse che frequentano lo spazio Rig dedicato alle scuole superiori e ragazzi/e suggeriti dai servizi sociali territoriali.

Tra i vincitori del concorso dello scorso anno proprio il video registrato nei nostri spazi: “Seguimi, io ti seguo”, prodotto dai ragazzi dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Trieste, che ha raccontato come lo sport sia stato per molti di loro la “colonna” a cui appoggiarsi per ricostruirsi e ripartire, insieme.